LA BELLA GIOVENTÙ

La Bella Gioventù
Racconti sugli anni ‘40, la caduta del fascismo, la seconda guerra mondiale, 
il ritorno alla libertà


Da diversi anni il Cada Die Teatro, in collaborazione con la cattedra di Antropologia Culturale dell’Università di Cagliari e l’Istituto Superiore Regionale Etnografico di Nuoro, sta portando avanti una ricerca finalizzata alla realizzazione di un video-archivio con le testimonianze dei ‘bambini e ragazzi del ’43’ che erano a Cagliari quando la città veniva distrutta dalle bombe degli aerei americani. L’iniziativa ha coinvolto sinora oltre 130 persone di età compresa tra i 75 e i 101 anni che hanno vissuto sulla propria pelle le tragiche giornate della guerra. Ogni testimonianza contiene momenti di grande emozione: chi ha visto il proprio palazzo sbriciolarsi davanti ai propri occhi, chi è rimasto sotto le macerie per ore o per giorni, chi ha visto morire fratelli, genitori, amici…
Dopo i bombardamenti del 1943 in tanti pensavano che Cagliari, praticamente rasa al suolo, non sarebbe mai riuscita a rinascere e che Sassari sarebbe stata la nuova capitale della Sardegna…

Eppure, dopo sole due generazioni, molti adolescenti cagliaritani erano completamente all’oscuro della tragedia vissuta dai propri notti! Da qui l’idea di una ricerca, a cavallo tra il teatro e l’antropologia, per mantenere viva la memoria.

Pierpaolo Piludu, che ha curato in prima persona la ricerca e realizzato tutte le interviste, propone una serata (o un matinée rivolto agli studenti), dove intende fare rivivere le storie dei bambini e dei ragazzi di Cagliari che da un giorno all’altro si sono ritrovati a vivere con la guerra dentro casa: verrà proiettato un frammento del documentario “Quando scappavamo col cappotto sul pigiama” prodotto dalla sede Rai della Sardegna, con alcune delle testimonianze più significative; Piludu leggerà e l’interpreterà alcuni passaggi particolarmente intensi dei racconti dei testimoni e racconterà la storia della Famiglia Puddu, portata in scena centinaia di volte.

Famiglia Puddu
di e con Pierpaolo Piludu
Nel 1943 Cagliari visse alcune delle giornate più tristi della sua storia: i B17, le “fortezze volanti” americane bombardarono ripetutamente la città distruggendo interi quartieri e trasformando la città in un enorme campo di battaglia.
La guerra vista attraverso gli occhi di un bambino. Un bimbo down che ha la sfortuna di avere un padre estremamente ignorante e non certo un “campione di sensibilità”.
Giovanni Battista Puddu, factotum del Tribunale di Cagliari, trascorre il suo tempo imparando a memoria le frasi del duce; la sua massima aspirazione è quella di poter dare alla patria un gran numero di figli maschi… da mandare a conquistare l’impero! Così quando, durante il quarto anno di matrimonio, dopo due femmine, la moglie finalmente gli dà il primo maschietto… Giovanni Battista non sta più nella pelle. La felicità però, nel giro di un paio di mesi, si trasforma in disperazione: l’uomo scopre che il tanto atteso figlio maschio ha dei grossi problemi mentali; non potrà di certo vederlo sfilare con la divisa da Balilla. Decide così di tenere il piccolo nascosto a casa, come se fosse una vergogna.
Paradossalmente, sarà grazie alla guerra, agli allarmi che dal 1943 incominciarono a risuonare in tutti i quartieri di Cagliari, che il bambino potrà uscire per la prima volta dalla sua casa-prigione, correre felice per le strade del quartiere di Villanova sino al rifugio del Terrapieno e conoscere un mondo che sino ad allora gli era stato tenuto nascosto.

“Famiglia Puddu è una storia affascinante e commovente che rivela ancora una volta il grande talento narrativo e interpretativo di Pierpaolo Piludu.”
Enrico Pau La Nuova Sardegna

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Tzia Teresa
di e con Alessandro Mascia
Da anni il cada die teatro porta avanti una ricerca sulle tecniche del narrare: il desiderio di raccontare guardando negli occhi chi ascolta, senza nessuna scenografia, nessun artificio né trucco. Tra chi narra e chi ascolta si sviluppa un clima di accettazione, di fiducia. Ascoltare storie dalla viva voce di un narratore significa far galoppare la fantasia attivamente, trasformare in immagini il suono delle parole. Per gli attori del cada die teatro si tratta di una prova di “narrazione pura”; storie con un unico denominatore: gli anni ‘40, la fine del fascismo, la seconda guerra mondiale. Noi ancora non c‘eravamo. “La bella gioventù” alla quale ci riferiamo è quindi quella dei nostri padri.

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Federico
di e con Giancarlo Biffi
Ciò che lascia un segno, ciò che a fatica la memoria rimuove ritorna indelebile nei campi di grano e papaveri, ogni qualvolta i miei occhi li scorgono. Allora si che li rivedo, mio padre e gli altri padri; giovani uomini in canottiera o in camicia nera, col fucile in mano o col forcone tra le braccia, biciclette con la canna, bianche lenzuola stese al sole, grida di odio e balli sull’aia.
Si, sono loro i nostri padri a vent’anni, dispersi nel tempo, soffocati dalla guerra. Tutto è successo quando noi non c’eravamo, quando l’aquila nera scendendo dal cielo, oscurò i giorni d’Europa. Allora tutto si perse: famiglie, padri, figli e amore. David cambiò casa e finì a respirare in una delle più belle camere a gas della Polonia e i nostri uomini con una pallottola in testa riuscirono a fermarsi nel bel mezzo di un bosco di faggio nell’età più bella. Quello era il nostro tempo, come questo che abbiamo di fronte è il nostro; solo cinquant’anni dopo, la riflessione si poggia sulle nostre spalle mostrandoci vicino ciò che non è ancora lontano.
Federico è uno di loro, uno che attraversa il tempo e lo spazio mutando il suo essere, uno dei tanti ventenni che nel 1939 dovettero scegliere da che parte stare e lui scelse. Lui svizzero scelse di stare con i tedeschi ma poi…

 

 

Date
25 aprile 2016, Famiglia Puddu, 
Alghero, Auditotium Liceo Scientifico E.Fermi 
12 marzo 2016 – Famiglia Puddu, Nuoro, Museo etnografico, ore 19:00
03 luglio 2015 – Tzia teresa, Cagliari, Teatro La Vetreria
30 agosto 2014 – Famiglia Puddu, Sirtori, Villa Besana – Ultima luna
28 marzo 2014 – Famiglia Puddu, Cagliari, Teatro dell’ERSU
31 marzo 2013 – Famiglia Puddu, Monserrato, Teatro Momoti
26 marzo 2013 – Famiglia Puddu, Cagliari, Teatro La Vetreria
08 novembre 2012 – Famiglia Puddu, Oristano, Spazio Hanife Ana
08 febbraio 2012 – Tzia Teresa, Senorbì, Teatro comunale – Teatro nelle scuole