Shakespeare and Me – Ovvero Come il Bardo mi ha Cambiato la Vita

8 agosto 2023, ore 21:30 – Festival dei Tacchi – Jerzu, Cantina Antichi Poderi

Teatro Boxer
di e con Andrea Pennacchi
accompagnamento musicale Giorgio Gobbo


Dio è morto, Marx pure… ma Shakespeare sta benissimo
Andrea Pennacchi, insieme alle inseparabili note di Giorgio Gobbo, presenterà in forma di spettacolo il suo nuovo libro Shakespeare and Me – Come il Bardo mi ha Cambiato la Vita, edito dalla casa editrice People.
In un libro molto influente, Harold Bloom affermava che Shakespeare avesse inventato l’essere umano: ecco, non ho gli strumenti per poter confermare questa affermazione. Di sicuro ha aiutato me, e molti altri/e come me, a conoscere meglio l’umanità, anche la mia. Il corpus shakespeariano è una mappa delle relazioni umane di pronto utilizzo. “Di pronto utilizzo”, a patto di continuare a lavorarci sopra, come meccanici, come giardinieri, di non considerarlo mai un Testo Sacro immobile e inamovibile, la cui interpretazione va affidata a pochi sacerdoti, ma una matrice vivente, un menabò, anzi una lente con cui leggere la contemporaneità che può appartenere a tutti. Condivido questa convinzione con molti grandi maestri, ma molto umilmente vorrei raccontarvi come ci sono arrivato; come, in ultima analisi, Shakespeare mi ha cambiato (in meglio) la vita.


Andrea Pennacchi, Biografia

Teatrista dal 1993, il suo viaggio è iniziato col Teatro Popolare di Ricerca di Padova. Si è formato come attore seguendo maestri come Eimuntas Nekrošius, Carlos Alsina, e Cesar Brie, Laura Curino e Gigi Dall’aglio.
Ha composto Eroi, finalista al Premio Off del Teatro Stabile del Veneto, con il supporto di Giorgio Gobbo e Sergio Marchesini. Seguito, nella trilogia della guerra da: Trincee: Risveglio di Primavera e Mio Padre: Appunti sulla Guerra Civile. Ha debuttato nella drammaturgia con Villan People prodotto da Pantakin, poi selezionato al festival Tramedautore del Piccolo Teatro Grassi di Milano e premio Fersen alla regia 2014.
Per anni, con la collaborazione di Arteven, ha ideato e portato in scena una serie di lezioni-spettacolo con le quali ha girato le scuole superiori del Veneto: Viva Verdi, Galileo – Le Montagne della Luna e Altri Miracoli, Le Avventure di Capitan Salgari e Una Feroce Primavera. Progetti dedicati alle scuole che tuttora girano grazie a Teatro Boxer, compagnia da lui fondata.
È direttore artistico di Terrevolute, Festival della Bonifica e della rassegna Odeo Days. Ha recitato in cinque produzioni del Teatro Stabile del Veneto sotto la direzione di registi come Damiano Michieletto, Bepi Emiliani e Emanuele Maria Basso e Natalino Balasso. Ha inaugurato la stagione 2019/2020 del Teatro Verdi di Padova con Da Qui alla Luna, spettacolo scritto da Matteo Righetto e musicato da Giorgio Gobbo insieme all’Orchestra di Padova e del Veneto.
Per il cinema, ha iniziato recitando la parte di Sandro in Io Sono Li di Andrea Segre, per Carlo Mazzacurati ha recitato ne La Sedia della Felicità. Altre sue apparizioni sono in LeoniSuburra e Il Colore  Nascosto delle Cose di Silvio Soldini. Per la televisione, oltre ad essere stato il Ragionier Galli ne Il Paradiso delle Signore, ha lavorato in L’Oriana, Grand Hotel, Non Uccidere 2, Don Matteo, e A un Passo dal Cielo. È spalla di Paola Cortellesi in Petra, serie Sky uscita a settembre 2020. Il venerdì è ospite di Propaganda Live su La7.
Ha pubblicato tre libri con People: Pojana e i Suoi Fratelli e La guerra dei Bepi e Shakespeare and Me – Come il Bardo mi ha Cambiato la Vita.

 

Giorgio Gobbo, Biografia

Giorgio Gobbo è cantante, autore di canzoni e compositore. Ama le montagne solitarie, le buone compagnie, i libri. Nel 2019 pubblica il primo album da solista: Nettare dell’Estate, nel 2022 esce Raixe Storte. Produce musica per progetti video nel suo CasaForesta home studio. A teatro coltiva insieme ad Andrea Pennacchi un fertile sodalizio ed esegue in scena musiche e canzoni che accompagnano lo storytelling dell’attore padovano. Nel 2022 pubblica per Ronzani Editore il libro Cercando un Paese, sua prima opera letteraria. Giorgio Gobbo è sostanzialmente un contadino immaginario che suona la chitarra.