02/08/2000 – Casa Olla quartu
Interventi teatrali e d’animazione
con narratori, giocolieri, clown, trampolieri
e altro nel parco di piazza Matteotti a Quartu.
Casa Olla ore 21,30
2 agosto
Cada Die Teatro (Cagliari)
Mariposa, la farfalla meccanica
3 agosto
Terramare/Anteo (Lecce)
Ci siamo persi tra le stelle
4 agosto
Paolo Nani (Ferrara)
La lettera
5 agosto
Teatro Cittá Murata (Como)
Pezzo di legno (ovvero le avventure di Pinocchio)
6 agosto
Clown Del Teatro D’Artificio (Milano)
Gran Circo Minimo
7 agosto
I Delfini (Taranto/Cagliari)
Lo schiacciasassi
Parco piazza Matteotti Ore 19.00
3 agosto
Carovana 94
4 agosto
Compagnia Miscka
5 agosto
Compagnia Z.Trincas
6 agosto
Compagnia Deidda
Mariposa, la farfalla meccanica cada die teatro
di Giancarlo Biffi -con Mauro Mou (Callé), Silvestro Ziccardi (Chiodino) e Giorgio Del Rio (Giovanni l’elettricista) -percussioni, tecnico luci e audio Giorgio Del Rio -contributo al testo Mauro Mou e Silvestro Ziccardi – contributo realizzazione scene Marilena Pittiu – regia e scene Giancarlo Biffi
Mariposa è una storia fatta di tante storie che corrono veloci verso luoghi dove le parole, giocando con i sentimenti, si appiccicano alla pelle per non abbandonarti mai più. In un tempo tanto vicino, quando i nonni erano ancora bambini, al di là dei boschi, dopo i binari della ferrovia, poco dietro le sponde del lago, un giorno comparve Mariposa, una farfalla con il corpo di ragazza. E tra passato e presente, soprusi e ingiustizie, lacrime e sorrisi, come un filo che si perde nel pozzo, i ricordi prendono colore nelle voci di due operai: Callé e Chiodino.
età consigliata: dagli 8 anni in su.
Concerto Ostrogoto Casa degli Alfieri
di e con Antonio Catalano – collaborazione alla messa in scena Luciano Nattino – allestimento scenografico Antonio Catalano – direzione tecnica Claudio Orazzo
Poesia fonica. Teatro sonoro. La voce prima di manifestarsi è dissimulata nel silenzio del corpo, degli sguardi attoniti. Poi diventa elemento fondante, forza archetipa dotata di interno dinamismo creatore.
Voce vociante fatta per battolare, ciangolare, berciare ma anche voce/fiato per sussurrare, bisbigliare, suggerire. Con tiritere, gerghi, idiomi, idiotismi, blocchi fonici, singulti. Voce avolte tonitruante, a volte suadente, a volte sudante. Il tutto come impasto caleidoscopico, di volta in volta differente, in cui si mescolano intonazioni e termini dialettali o di lingue ignote, vocaboli strani, fanfole, onomapotee, assonanze, echi.
età consigliata: per tutti
Cantamen The Pirate Ship – International theatre Ensemble
Opera di strada per attori e musicisti (con trampoli, chitarra, clarino, fisarmonica e bombardino)
con Osvaldo Arioli, Monika Bulaj, Barbara Chwalibòg, Patrizia Damone, Aronne Galimberti, Enrico Masseroli, Paolo Vinati – scenario e regia Enrico Masseroli – direzione musicale Osvaldo Arioli Officine Schwartz
Scendono in campo ritmi, suoni, proverbi, melodie, danze… che si intrecciano in un gioco di memoria ed invenzione. Si passa dal divertimento infantile ed irridente all’impeto sentimentale, chiedendosi ragione di quegli attimi rari illuminati dalla gioia, sospinti da audace e determinata fortuna, quando una pienezza lieve ci avvolge. Ma, appena cerchiamo di fissarla, subito svapora, lable come la traccia di un sogno. Chi sono i personaggi che avanzano lenti, come persi in un bosco di nebbia? Emigranti, profughi, fuggiaschi… “Cantamen” significa in latino formula magica, incantesimo.
Abbiamo ricercato la qualità musicale nella parola, il ritmo nelle forme e nelle azioni sceniche, la presenza drammatica nel suono. Gli attori di The Pirate Ship ed alcuni musicisti delle Officine Schwartz hanno unito le reciproche competenze per comporre la partitura fisica, vocale e musicale dell’opera.
età consigliata: per tutti.
Non ho parole Clown del teatro d’artificio
di e con Bano Ferrari – regia Carlo Rossi – musiche Carlo Pastori
Storie di ordinaria dismisura. Un clown con un abito scuro e valigia inciampa nella socialità, nei fiori, negli odori, nel fuoco, nel cibo e poi ancora nello spazio e negli altri.
La comicità non è più un effetto, uno spettacolo di mestiere, ma diventa poesia corale e liberatoria di tutto il nostro incoffessato e quotidiano angoscioso sentirci inadeguati e fuori misura di fronte alle cose della vita.
età consigliata: per tutti.
Jec gehe vor mir her und seh dich in der ferne
Largo Camino
con Misael Lopez e Nanna Prezetar
Viandante, non è la via, che le tue orme, nient’altro; viandante, non ci sono vie, la via si fa camminando. La fai tu mentre cammini e se volgi dietro l’occhio vedrai il sentiero che non ritornerai più a calcare. Viandante, non ci sono vie, solamente scie sul mare.
età consigliata: per tutti.
…e fu così che la guerra finì
(La guerra gioca con la fantasia. Barando.) La Piccionaia – I Carrara
Teleracconto di Carlo Presotto, Giacomo Verde e Paolo Rossi – con Carlo Presotto
Nel giugno del 1996 prende corpo l’idea di trasformare le suggestioni nate dalla lettura del libro in una forma molto originale di “narrazione”, il teleracconto. Presotto nel raccontare il proprio incontro con il libro dei ragazzi di Zindis, utilizza in scena lo strumento video, trasformando in immagini la storia sotto gli occhi degli spettatori, con il semplice uso di oggetti comuni posti sotto gli occhi della telecamera. Una scelta poetica che nasce dalla sensazione che proprio la televisione sia stato uno dei grandi mediatori e narratori di questa guerra, così vicina così lontana. E che dopo aver invaso con la propria arbitraria visione della realtà il panorama immaginario dei ragazzi, sia importante in qualche modo metterne in discussione il modo di interpretare la realtà.
età consigliata: per tutti.
Il ritorno del fulesta Arrivano dal mare!
Recital di parole e musica con Sergio Diotti, nella parte del ‘fulesta’ Augusto Baioni – organetto Stefano Del Vecchio
In questo spettacolo Sergio Diotti, accompagnato dalle musiche popolari eseguite da Stefano Del Vecchio, “colonna del Bevano Est Quintetto, conduce lo spettatore in un mondo che sembra lontano, ma è soltanto dietro l’angolo: un mondo che si è fermato a diversi decenni fa, all’epoca della cultura contadina, della trasmissione orale di favole e memorie di vita. Un mondo “povero di giochi”, a volte anche di cibo, senza radio, televisione, automobili, ma ricco di storie. Storie che ci rappresentano, storie nelle quali possiamo sempre entrare. Storie dei nostri padri e delle nostre madri. Storie spaccato di un mondo. Storie-mondo altro da inventare. Dell’arte della narrazione ci resta la sua funzione morale e pedagogica: nell’atto stesso di raccontare e di stare ad ascoltare si ha cura: delle persone, delle storie, del tempo passato. Ma anche del tempo a venire, attraverso il libero esercizio del fantastico.
età consigliata: per tutti.
Cul de sac (due atti unici) Arrivano dal mare!
Bruno Stori e Gianfranco Tondini
scritto da Gianfranco Tondini che è in scena con Bruno Stori – regia Gianfranco Tondini – suono Mauro Casappa – luci Angelo Sintini – immagini Fabrizio Varesco – aiuto regia Laura Berardi
“Cul de sac” significa vicolo cieco, un posto senza uscita. Esistono in natura piante che si nutrono di insetti attirandoli nei liro alveoli, dai quali poi non riescono più a uscire fino alla decomposizione. E’ il sistema digestivo della pianta. Questo è un cul de sac. Cul de sac è uno spettacolo composto di due atti unici recitati entrambi dagli stessi attori. Le vicende sono ambientate in un aereoporto e in un luogo di proprietà statale.
età consigliata: dai 12 anni in su.
IL lupo e l’agnello La Botte e Il Cilindro
di Francesco Enna – con Andrea Deledda e Giomaria Manunta – regia di Pierpaolo Conconi
Favole morali, moralità, apologhi… con protagonisti animali, invece che gli uomini. Chi non ricorda le famosissime favole del greco Esopo e del latino Fedro, riprese poi, dal francese La Fontaine?
Due narratori-personaggi, due clown, quasi Arlecchino e Brighella, presentatori e pasticcioni delle moralità esopo-fedriane, ci portano abraccetto a visitare gli illustri animali, protagonisti delle storie altrettanto rinomate, tra gags e strafalcioni, tra Commedia dell’Arte e circo del paese, in un crescendo di divertimento. Le favole degli animali sono belle e fanno ragionare sui casi umani, sui suoi vizi e sulle sue virtù, pur tra risate e meraviglie. Per questo spettacolo abbiamo scelto il teatro d’attore con uso di maschere, musiche, suoni e canzoni, materiali ed oggetti di scena facili e funzionali.
età consigliata: per tutti.