FESTIVAL TRANSISTOR 3a edizione 2018 

1/4 NOVEMBRE 2018 / FESTIVAL TRANSISTOR Nuove generazioni e.mo.ti.con (memoria emotiva)
Incontri, spettacoli, concerti, installazioni, laboratori

Transistor è un festival pensato come un’opera, una narrazione trasversale e frammentata. Quest’anno proveremo a parlare di memoria ed emozioni, o meglio della memoria delle emozioni. Siamo partiti dall’idea di cercare il possibile diario anche mentale delle nuove generazioni. Il diario come il proprio museo personale, in cui raccogliere, organizzare, accumulare, documentare, misurare lo scorrere del tempo, la crescita personale, la consapevolezza, i cambiamenti, una piccola dispensa per la propria creatività. Un luogo in cui cercare soluzioni e l’immagine di sè, nascondere piccoli segreti, fantasticare e prendersi cura dei propri sogni, scrivere memorie ed emozioni, insomma il romanzo della propria vita futura. Quel riflettere intimo oggi si fa soprattutto nei social; condividendo tutto con un solo click, in un istante, con tutti e per sempre. Ma può bastare un e-moticon per fissare tutto questo?

PROGRAMMA

>> anteprima

17/21 OTTOBRE – EX MANIFATTURA TABACCHI
Transistor incontra La città che viaggia, Officine&Ideali
Cada Die Teatro / Cultarch / Cuori di Panna Smontata / Carovana SMI
DIARISMO – Diari tattili per scoprire nuovi linguaggi segreti
Laboratorio condotto da Francesca Pani con Edoardo Angius, Francesco Rocco e Lara Farci con la collaborazione dei partecipanti al progetto Cuori di Panna Smontata – dai 12 anni.
Il progetto-laboratorio intende promuovere all’interno del festival Transistor l’inclusione a persone con origini e abilità diverse, per esplorare il tema del diario e della memoria, da sentire… con le mani.
Realizzeremo insieme una pagina di diario, da realizzare con qualsiasi materiale che si possa toccare, per far risvegliare sensi e ricordi! Un diario di viaggio, di bordo, di guerra, di pace, un diario segreto, reale, inventato, poetico, che può raccogliere riflessioni, emozioni o pensieri da raccontare con un linguaggio segreto.
L’iniziativa nasce con l’obiettivo di promuovere l’inclusione e la sperimentazione attraverso l’uso di tecniche che permettano la fruibilità anche a persone non vedenti o ipo-vedenti annullando ogni barriera fisica, linguistica e culturale. L’iniziativa invita inoltre i ragazzi stranieri a proporre la propria particolare visione anche in riferimento al proprio luogo di origine, per favorire lo scambio interculturale. Crediamo che l’arte sia un mezzo per sperimentare un vivere più inclusivo, in cui esplorare linguaggi e messaggi, aperti a tutti.

VENERDì 26 OTTOBRE – EX MANIFATTURA TABACCHI
ore 19:00
Transistor incontra I libri aiutano a leggere il mondo
Associazione Malik / Cada Die Teatro
PLASTIC SOUP OPERA (intervento scenico)
con Francesca Pani e Lara Farci
cura della messa in scena di Mauro Mou
presentazione del libro “Trash, tutto quello che dovreste sapere sui rifiuti” di Alessandra Viola e Piero Martin, con Francesca Pani e Lara Farci, cura della messa in scena di Mauro Mou e la partecipazione di Alessandra Viola
Questo libro è un viaggio, divertente e scientificamente rigoroso, alla scoperta dei rifiuti fuori e dentro di noi. Curiosità e tanti dati, tecnologie di punta e antiche tradizioni, arte e persino ricette gourmet per ricostruire la storia di un’idea – quella del rifiuto – che nei secoli si è trasformata moltissime volte. Dalle nostre case all’intero pianeta, tante storie per scoprire cosa e quanto sprechiamo, quanto vale quello che finisce nel cestino, nelle fogne o in discarica e cosa ci si potrebbe fare (o già ci si fa). Perché dall’arte all’industria, dalla tecnologia all’ambiente, i rifiuti sono un problema che può mettere a repentaglio lo sviluppo sostenibile, ma possono essere una soluzione.
Re Mida trasformava in oro tutto quello che toccava. Noi, più modestamente, lo trasformiamo in rifiuti. Ma se fossero preziosi anche quelli? Abbiamo lasciato palline da golf sulla Luna e modificato il clima con le emissioni dei nostri motori e delle nostre industrie. Sepolto scorie chimiche vicino alle cascate del Niagara, disperso migliaia di rottami nello spazio intorno alla Terra e trasformato quartieri e intere città in discariche. Persino sull’Everest i rifiuti sono un problema. Due miliardi di persone non hanno ancora accesso a servizi igienici dignitosi e gli oceani sono invasi dalla plastica. I rifiuti parlano di noi e della civiltà che abbiamo sviluppato, eppure ne sappiamo ancora pochissimo.
Li produciamo da duecentomila anni e stiamo appena iniziando a capire che sono un enorme problema, ma anche un’opportunità.

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*GIOVEDì 1 NOVEMBRE – TEATRO LA VETRERIA*
ore 10:00/13:00
Casa degli Alfieri / Cada Die Teatro / Cultarch
PICCOLI DIARI SENTIMENTALI – laboratorio di costruzione poetica per re-imparare a meravigliarsi! ideato e diretto da Antonio Catalano
Il laboratorio sarà una sorta di “percorso iniziatico” per “viaggiatori”, desiderosi di dialogare con gli elementi della natura, di esplorarne la lingua e i sogni per imparare a conoscere meglio se stessi.
Vuole essere un invito ad ascoltare il cuore, ad abbandonarsi allo stupore di cui è piena la vita di ogni giorno, a considerare la fragilità non una debolezza, ma una forza. Antonio Catalano è un artista-artigiano, che con i suoi “Universi Sensibili” ha dato vita ad un vero e proprio filone di ricerca tra il teatro e le arti visive. Inizia a far conoscere il proprio lavoro nel 1999 alla Biennale di Venezia, e da quel momento è riconosciuto a livello nazionale e internazionale; con i suoi “Universi sensibili” oltre ad aver viaggiato in tantissime parti d’Italia, è stato a Gerusalemme, in Germania, Francia, Belgio, Svizzera, Spagna, Portogallo, e più recentemente a Brasilia. “Una cosmogonia portatile e quotidiana, eppure complessa e immaginifica, che Catalano condivide, con gli altri artisti della “Casa degli Alfieri”, organismo di ricerca progettuale nel campo delle arti, con propria sede nel cuore del Monferrato nella provincia di Asti.” La durata del laboratorio varierà dalle 3 alle 4 ore in base alla disponibilità dei partecipanti, soprattutto nelle ore della mattina.

ore 21:00 inizio serata
Francesca Sanna
THE JOURNEY – inaugurazione mostra delle Illustrazioni del libro “ Il Viaggio” Emme Edizioni
Cosa faresti se a casa tua arrivasse la guerra, se la tua vita cambiasse da un giorno all’altro e tu e la tua famiglia foste costretti a partire?
In un momento in cui le cronache ci riportano quotidianamente al drammatico tema dell’immigrazione, spesso raccontato attraverso numeri e statistiche, nel libro “Il Viaggio” la storia è quella vissuta dal punto di vista di un bambino e della sua famiglia. Il racconto, portato avanti attraverso immagini e parole, non è ambientato in un determinato luogo o tempo, ma lascia aperta al lettore la possibilità di empatizzare con il viaggio e magari chiedersi “Cosa farei io, se questa fosse la mia storia?”. http://francescasanna.com/

Associazione Malik / Cada Die Teatro / Colectivo Terron
TIERRA EFIMERA – Une mise en scene de la matiére terra con Núria Àlvarez Coll e Miguel García Carabias (spettacolo)
Tra architettura effimera e coreografia pittorica, la terra è espressa a livello plastico. Con una sensualità inquietante, lo spettacolo gioca con la fusione tra pittura e film, disegni animati e coreografia, teatro delle ombre e creazione grafica. Attraverso una tela, una moltitudine di sequenze grafiche, simboli pittorici e calligrafie astratte tracciano un nuovo effimero di forme e sagome, inventate ed emergenti.

 

*VENERDÌ 2 NOVEMBRE – TEATRO LA VETRERIA*
ore 10:00/13:00
Casa degli Alfieri / Cada Die Teatro / Cultarch
PICCOLI DIARI SENTIMENTALI – laboratorio di costruzione poetica per re-imparare a meravigliarsi! ideato e diretto da Antonio Catalano

ore 21:00 inizio serata
Teatro del Sottosuolo / Cada Die Teatro / Cuori di Panna Smontata
DOVE STA SASÀ? Omaggio a Salvatore Cantalupo (spettacolo)
con Pasquale Imperiale, Valentina Della Ratta, Vincenzo De Rosa
e con Edoardo Angius, Riccardo Atzori, Lara Farci, Sara Mascia, Mauro Mou, Francesca Pani, Federico Piras, Amedeo Podda, Francesco Rocco
“Dove sta Sasà ?” è un omaggio teatrale nato dalla tessitura dell’esito Scenico laboratoriale Memini e della rielaborazione dello spettacolo Quegli Angeli tristi Az. N. 9. “Dove sta Sasà ?” è un portare alla memoria l’uomo e l’artista Cantalupo e attraverso lui, con un effetto Matrioska, allo spirito e al modus operandi di Antonio Neiwiller, alla vita e alle opere di Andrej Tarkowsky ma è anche la necessità di allertare l’umanità sul ciclico ripetersi degli errori-orrori causati dal venir meno di una cosciente memoria storica.

Cada Die Teatro / Cultarch
DIARISMO. Transistor 2018 (intervento scenico)
con Mauro Mou e Francesca Pani

Casa degli Alfieri
APPUNTI PER PICCOLI DIARI SENTIMENTALI (intervento scenico)
con Antonio Catalano

Cada Die Teatro / Liceo Scientifico Pitagora
LEZIONI DI INFELICITÀ Conferenza spettacolo
liberamente tratto da Istruzioni per rendersi infelici
di Paul Watzlawick
conduzione e ideazione di Silvestro Ziccardi
con Alice Campus, Daniele Casula, Chiara Corda, Federica Corona, Emanuele Ghironi, Eleonora Marcheselli, Chiara Matta, Riccardo Orrù, Benedetta Paolone, Ilaria Pusceddu
disegno luci di Emiliano Biffi
suoni, musiche e immagini di Matteo Sanna
È giunta l’ora di farla finita con la favola millenaria secondo cui felicità, beatitudine e serenità sono mete desiderabili della vita. Troppo a lungo ci è stato fatto credere, e noi ingenuamente abbiamo creduto, che la ricerca della felicità conduca infine alla felicità. Dove saremmo senza la nostra infelicità? Essa ci è, nel vero senso della parola, dolorosamente necessaria. Tutti possono essere infelici, ma è il rendersi infelici che va imparato, e a ciò non basta certamente qualche sventura personale. NOI SIAMO QUI PER AIUTARVI AD ESSERE PERSONE PIÙ INFELICI

 

*SABATO 3 NOVEMBRE – TEATRO LA VETRERIA*
ore 10:00/13:00
Casa degli Alfieri / Cada Die Teatro / Cultarch
PICCOLI DIARI SENTIMENTALI – laboratorio di costruzione poetica per re-imparare a meravigliarsi! ideato e diretto da Antonio Catalano

ore 21:00 inizio serata
Casa degli Alfieri / Antonio Catalano / Daniele Ledda (TiconZero)
PICCOLI DIARI SENTIMENTALI
inaugurazione installazione collettiva di Antonio Catalano con il contributo del maestro Daniele Ledda
La mostra si avvale della collaborazione di Daniele Ledda (Associazione TconZero) e del suo sistema “Snake”, un vocabolario gestuale nato per guidare le improvvisazioni musicali, per creare delle composizioni istantanee del gruppo, coordinando corpi, suono, parola, movimento e visione.

CAP09
TESSITURE TIPOGRAFICHE (intervento scenico)
con Stefano Asili
Come si può coltivare una storia d’amore con la propria terra? Per esempio, cercando di sorprenderla. Le Tessiture Tipografiche sono questo: un modo nuovo di raccontare la Sardegna attraverso la lettura e le lettere, rispettandone l’anima e la storia ma inventando qualcosa che prima non c’era.
Stefano Asili (Cagliari, 1963) vive, lavora e conta di morire a Cagliari. È sposato con Debora e ha quattro figli. Ha un Vaurien di legno, una laurea in Fisica e un PhD in Architettura. Si occupa di identità visiva, di design, di allestimenti e architettura di interni. È docente all’Università di Cagliari e ha tenuto corsi all’Istituto Europeo di Design. È socio professionista AIAP, BEDA, Icograda. I suoi lavori – visibili sul sito www.asi.li – sono stati esposti, pubblicati e hanno ottenuto riconoscimenti in Italia e all’estero.

Cada Die Teatro
PÒSIDOS (intervento scenico)
con Pierpaolo Piludu
Nel mio intervento proverò a fare memoria di una delle mie esperienze di vita più importanti: quella vissuta 24 anni fa a Scano Montiferro nel corso di una ricerca sulle modalità del raccontare dei vecchi del paese. Per oltre un mese ho avuto la fortuna di immergermi la mattina, la sera e talvolta anche la notte, nei racconti che un’intera comunità mi ha regalato.
Oltre al contenuto delle storie e alle abilità narrative di molti anziani, mi è rimasta impressa la loro capacità di stupirsi anche narrando fatti che avevano già raccontato decine di volte. E se si trattava di una vicenda che forse non avevano mai raccontato, non avevano paura di sbagliare, di incorrere in amnesie. Spesso bussavo nelle case dove mi avevano detto viveva una brava narratrice per chiedere un appuntamento e quasi sempre mi dicevano: – Perché vuoi tornare un’altra volta? Sètzidi. Visto che sei qui, siediti e dimmi cosa vuoi sapere, cosa vuoi che ti racconti.
Avere la possibilità di mostrare a un ascoltatore partecipe non solo le proprie abilità, ma anche e soprattutto le proprie debolezze, sembrava fosse una delle caratteristiche più belle “del gioco”.
Questo ricordo emozionale dell’esperienza vissuta a Scano, sarà una sorta di anteprima della presentazione della nuova edizione del libro Pòsidos, edito da Condaghes, che racconta proprio ciò che ho scoperto, imparato e rubato nel corso della ricerca.
Pierpaolo Piludu dall’età adolescenziale, quando, timidissimo, non pensava neanche lontanamente che il teatro sarebbe stato il suo lavoro, ha sviluppato una forma di intolleranza nei confronti delle guerre e di tutte le forme di prepotenza. Molto legato alle tematiche della Sardegna, per oltre un mese ha ascoltato ininterrottamente, mattina, sera e talvolta anche di notte, storie e leggende del Montiferru. Ha continuato poi ad ascoltare per anni is piciocheddus de su 43 che avevano assistito ai bombardamenti che nel 1943 rasero al suolo Cagliari. Ultimamente sta portando avanti una ricerca sulla forza della debolezza e sulla bellezza della sottrazione.
ore 23:00 Muzak (via Stretta 3, Cagliari)
Eleonora Marroccu (Su Fogu)
TEMPUS – DIARIO FOTOGRAFICO EMOTIVO CON DIDASCALIA
con la partecipazione di Francesco Bachis e Marco Trincas
Tempus è il tentativo di raccontare  momenti di vita vissuta, quotidiana, passata. Secondo dopo secondo, goccia dopo goccia, come l’acqua di un torrente che va e non è mai la stessa. Panta rei. Tutto scorre. Il tempo. Questo maledetto e benedetto tempo che scorre e non torna più indietro. L’unicità del singolo momento irripetibile, del “per sempre” che esiste al di là delle fiabe. Questo istante è già per sempre. Fotografia,  un disegno fatto di luce, una realtà resa immortale grazie a quelle minuscole particelle invisibili che si uniscono così perfettamente. Infine ci sono gli occhi, gli occhi che guardano, scrutano e decidono cosa scartare dal “quadro” e cosa tenere. E’ la volontà di lasciare una traccia, di costruire una memoria individuale e collettiva,  attraverso un diario visivo, intimo, che scava nei meandri più segreti dell’animo. E’ un elogio alla vita, alla gioia, al dolore, alle stagioni, al mondo intero.
Eleonora Marroccu nata a Cagliari  in una fredda giornata di fine dicembre ventitré anni fa. Ho cominciato ad avere un amore per le immagini molto presto, per il mio decimo compleanno chiesi ai miei genitori una macchina fotografica e, inaspettatamente, soddisfecero il mio desiderio. Cominciai così a creare il mio percorso di ricordi visivi, fatto di volti familiari, giornate al mare, tramonti, natura e tutto ciò che mi circondava. Era un gioco alternativo, un modo per vedere la realtà da una prospettiva diversa. Crescendo ho capito che con una “semplice” immagine potevo racchiudere dentro tanti significati e soprattutto tante emozioni e sensazioni, potevo esprimere i miei sentimenti senza dire una parola. Ma ciò che è fondamentale è che potevo (e posso) alienare una delle mie paure più grandi: la morte. È stata spesso la necessità di alienare questa paura inconscia che mi ha portato a premere quel pulsante di scatto. Pian piano ho avuto una presa di coscienza profonda della realtà, del tempo,  del valore della vita, delle persone, dei rapporti che si hanno con queste e la paura si è quasi assopita. La fotografia è come una cura. Non sono interessata alle foto perfette, non mi interessa la mera tecnica che si ferma all’estetica, perché per me, la profondità di uno scatto si basa su ciò che racchiude quel singolo momento irripetibile. Anche solo rivedere l’immagine sfocata, la sagoma di un volto, un sorriso accennato, gli occhi buoni di chi non c’è più.

 

*DOMENICA 4 NOVEMBRE – TEATRO LA VETRERIA*

ore 18:00
I.D.e.A.S – Incontri di Divulgazione e Astrofisica in Sardegna
UN DIARIO DI 14 MILIARDI DI ANNI (intervento scenico)
con Riccardo Murgia e Matteo Tuveri
Quando il nostro universo era ancora un bebè, era estremamente più piccolo, caldo e denso rispetto ad oggi. Il compito dei cosmologi è di ripercorrere le tappe della sua evoluzione, scrivendo una sorta “diario cosmico”: la cronaca di un viaggio affascinante e misterioso, cominciato quasi 14 miliardi di anni fa. Proveremo a raccontarvelo.
Riccardo Murgia, dottorando in Astrofisica alla SISSA di Trieste, e Matteo Tuveri, dottorando in Fisica Teorica all’Università di Cagliari, sono tra i fondatori di IDeAS – Incontri di Divulgazione e Astrofisica in Sardegna: un progetto di comunicazione della scienza con la finalità di divulgare la fisica tramite seminari, incontri d’approfondimento, laboratori didattici, performance artistiche. https://www.facebook.com/ideas1794/

Casa degli Alfieri 
MI ARRENDO ALLE FRAGOLE (spettacolo)
di e con Antonio Catalano
Accompagnato da un vecchio giradischi e da qualche vecchio vinile di canzoni popolari d’amore, in un’atmosfera intima e sognante, un personaggio racconta le proprie fragilità, i propri dubbi, i propri sogni e, attraverso di essi, ci fa guardare il mondo. “Mi arrendo alle fragole” è una raccolta di poesie, discorsi inutili, narrazioni, piccoli riti, gesti, sussurri, balbettii, come un piccolo archivio dei sentimenti, come segni dell’animo che partono dal cielo e arrivano sulla madre terra attraversandoci il cuore. La via del cuore, la via che ci pone a riguardare il mondo con gli occhi della meraviglia. https://www.facebook.com/universi.sensibili | http://www.universisensibili.it/Index.asp?ID_Menu=25

Carovana SMI
L’EREDITÀ DELLA MEMORIA (intervento scenico)
con Ornella D’Agostino
Intimo riflesso sulle tracce di ciò che resta e che vorremmo trasmettere: meraviglia e spaesamento nell’incontrare la vita degli altri. L’esperienza della Carovana SMI con i suoi diari di viaggio, luoghi di incontro, discussione e condivisione di idee per vivere una cittadinanza multiculturale.

Associazione Malik / Cada Die Teatro / Here I Stay Festival / Johnny Mox and Above the Tree / Progetto Stregoni
STREGONI BAND LIVE A project about music & migration (spettacolo)
con Johnny Mox, Above the Tree, Jobe Baboucarr, Emme Godspower
Quanto sappiamo delle storie e della musica che i migranti portano nelle nostre città?
Stregoni è un tentativo di comprendere, attraverso il linguaggio del suono, ciò che accade all’interno e all’esterno dei confini di un continente che sta vivendo la peggiore crisi politica dalla creazione dell’Unione. È un vero esperimento di musica dal vivo che, attraverso una serie di show-workshop, sia nei centri di accoglienza che nei club, cerca di raccontare cosa succede ogni giorno non in mare, non ai margini dei deserti, ma al centro delle nostre città.
Johnny Mox e Above The Tree prendono la musica che i rifugiati e richiedenti asilo ascoltano e hanno sul proprio smartphone per creare loop in tempo reale, frammenti sonori su cui costruire composizioni originali.
I telefoni cellulari sono lo strumento narrativo principale nel progetto Stregoni e in questi viaggi nomadi digitali. Raggiungere l’Europa senza uno smartphone è quasi impossibile. Il credito telefonico viene utilizzato al posto del contante come mezzo di pagamento per acquistare beni di consumo e i telefoni cellulari offrono preziosi strumenti di navigazione GPS, in grado di memorizzare centinaia di immagini e video e, soprattutto, molta musica.
Quella musica è il punto di partenza del viaggio Stregoni. Una colonna sonora che mira a raccogliere le voci e i suoni delle persone che lottano lungo i confini del Vecchio Continente. Electro-tribalismo, hip hop, psichedelia, afro e gospel si fondono con la musica che suona attraverso le cuffie dei migranti respinti. Da uno spettacolo all’altro, musicisti con origini diverse condivideranno il palco con Johnny Mox e Above The Tree, in un puro esperimento di magia.
L’obiettivo finale del progetto Stregoni è quello di camminare sulle orme dei migranti da Lampedusa a Malmo e in un lungo viaggio verso nord durante le riprese di un documentario. Dirà di un’Europa diversa, non dell’Europa che chiude i suoi confini e che finora non è stata in grado di sviluppare una forte risposta politica a questa crisi umanitaria globale.

 

>>> prosegue

LUNEDÌ 5 NOVEMBRE – TEATRO LA VETRERIA

ore 16:00
Associazione Malik / Carovana SMI / Cada Die Teatro / Here I Stay Festival / La Carovana
STREGONI BAND SHOW CASE (laboratorio)
laboratorio musicale multiculturale diretto da Johnny Mox, Above the Tree, Jobe Baboucarr, Emme Godspower

11/16 DICEMBRE
Transistor incontra La città che viaggia, Festa della Creatività
Cada Die Teatro / Carovana SMI 
IS ANIMEDDAS URBAN PARTY
ideato e diretto da Mauro Mou
parole di Emanuele Cioglia con i Cuori di Panna Smontata
Animas Bonas, Animas Malas. Sono “Anime buone e Anime Cattive” i Cuori di Panna Smontata, spiriti e respiri della nostra contemporaneità. Loro non lasciano il mondo dopo il decesso, sono morti artificiali. Morti finte in un mondo finto. Costretti a continuare a vivere nell’effimero dell’epoca del consumismo. Vivono tra polveri sottili e metalli pesanti, respirano benzene e idrocarburi aromatici, stanno spesso attaccati al cellulare o a macchine per respirare. Sono anime geneticamente modificate a cui piace festeggiare. Quando arriva il buio più buio mettono il loro vestito migliore, e con la loro sottilissima consistenza oltrepassano le porte della timidezza e del purgatorio, circolano tra i vivi per un oscuro rituale. Passeggiano per i loro paesi, nelle città, alle tavole dei vivi c’è sempre un pasto per loro, mandorle e noci, mandarini, papassine e pancakes allo sciroppo d’acido.
Il progetto Cuori di Panna Smontata diretto da Mauro Mou, nasce nel 2004 durante un laboratorio dedicato ai nuovi percorsi possibili delle arti sceniche, organizzato per la manifestazione “Ogliastra teatro”.
In quell’occasione si incontrano ragazzi provenienti da tutta la Sardegna che, a seguito dell’esperienza, danno vita ad un progetto permanente dedicato ai giovani e ai nuovi linguaggi.
Cuori di panna Smontata è ora al suo quattordicesimo anno di attività e prosegue come laboratorio permanente che elabora di volta in volta progetti originali.
Il progetto, che ha sede all’interno della Scuola di arti sceniche La Vetreria del Cada Die teatro, è diventato un punto di riferimento per i giovani di Cagliari e della Sardegna che si avvicinano al mondo del teatro.

INFO E PRENOTAZIONI
biglietteria@cadadieteatro.com
Abbonamento 4 serate 12 euro
Ingresso giornaliero 4 euro