Potente e Fragile

di e con Ascanio Celestini e Giuliana Musso
Fabbrica Srl in coproduzione con Teatro Biblioteca Quarticciolo

 

La ricerca. La scrittura. La scena. Incontri. Dati. Testimonianze. Ricordare. Riordinare. Ripensare. Aprire l’uno all’altra i propri archivi e riscoprire dove sono nati storie e personaggi. Tornare insieme nei luoghi e nei momenti in cui la vita ci è apparsa così potente e fragile da poter divenire teatro.

 

“Quello che ricordo io, che ricordo ancora adesso di Giuseppe, perché per me non è mai morto, è ancora vivo,io lo vedo in tutti gli angoli della mia casa, della mia vita, della mia presenza”.

Sono le parole di Lucia, la sorella di Giuseppe Uva, morto dopo una notte passata in questura.

 

Le sue medaglie non le tengo più fuori, tanto non mi interessano. Mio nonno aveva preso anche lui delle medaglie, con la firma di… non il Duce, quell’altro…come si chiama quell’altra persona importante?”

Sono parole della madre di un militare italiano morto in Afghanistan.
 

Rimettere in fila le parole è un lavoro semplice.Basta registrare e trascrivere.

Ma le parole di chi cerca di ricostruire la vita di qualcun altro sono pietre sbilenche che stanno in piedi a fatica. Scricchiolano. Dondolano.
 

Giuliana e Ascanio ci raccontano storie che zoppicano.

E questa è la volta buona per capire come le mettono in piedi queste storie.

Un lavoro in corso, uno studio, un’improvvisazione, un incontro, uno spettacolo sbagliato.